"Il gruppo coniuga ricerca storica e culturale col divertimento più sfrenato,
le proposte di autori contemporanei come De Simone o i “Zezi” con il
coinvolgimento delle tarantelle e degli strumenti distribuiti al pubblico. Chi
ascolta i concerti della Meza non avverte la frattura tra questi presunti
opposti. “Bisogna abbattere le barriere tra musica colta e musica popolare”
diceva Victor Jara, la Meza de Seje pare riuscirci davvero."
Da sinistra: Aldo Massimino, Riccardo Pecoraro, Amedeo Bagnasco, Isabella Di Stefano, Gino Federico, Peppino Esposito
... sono pochissimi i gruppi che riescono, come loro, nello stesso tempo a divertire e coinvolgere il pubblico ed a offrire qualcosa di nuovo (sebbene antico)...
Ascoltando la Meza" si viene di volta in volta rapiti dalla raffinatezza di certe atmosfere o dalla “furia” ancestrale dei tamburi che evocano la parte primordiale e misteriosa del nostro spirito... ( J. W. Sage )
Foto di Luigi Farella (Photo White) e Lello Mastroianni-Logo di Umberto NatalizioLogo di Umberto Natalizio